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TUTTO SUL CARBURATORE E LA CARBURAZIONE

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Messaggio  Admin Ven Set 12, 2008 10:23 am

Definizione di carburatore, descrizione del principio di funzionamento e schema





Cercherò di dare una definizione di carburatore, che lo potrei definire quell’apparato in grado di aggiungere aria al combustibile nella giusta percentuale e trasformare in gas la miscela aria-benzina. Naturalmente non tutti i motori sono a carburatore, in alcuni scooter è presente il sistema a iniezione: garantisce buone prestazioni da originale ma è difficile da elaborare e poi quest’ultimo costa di più di quello a carburatore.

Vediamo le parti principali del carburatore. Esse sono un tubo orizzontale con una strozzatura (camera di carburazione) ed una vaschetta a livello costante, alimentata dal miscelatore.
All’estremità esterna della camera di carburazione si trova il filtro dell’aria, che trattiene le polveri e altre impurità, mentre l’altra estremità è fissata al motore in corrispondenza della sua luce di aspirazione.
All’altezza della strozzatura, si trova una valvola a saracinesca che viene aperta, più o meno tramite il filo dell’acceleratore. Sotto questa valvola c’è uno spillo che va a chiudere o aprire uno spruzzatore che si trova nella vaschetta, immerso nel carburante.

Durante la fase di aspirazione, l’aria che entra dal filtro, percorrendo la strozzatura risucchia carburante dallo spruzzatore. Si forma così la miscela aria/benzina + olio che, passando per la luce di aspirazione, entra nel carter.

Quando si accelera, la saracinesca si alza, aumenta l’apertura della strozzatura ed entra una maggiore quantità di aria nella camera di carburazione; contemporaneamente anche lo spillo viene alzato e si apre maggiormente lo spruzzatore in modo che possa uscire più combustibile. In questo modo entra nel carter una maggiore quantità di miscela e ciò consente un aumento del numero di giri e quindi della potenza fornita dal motore.
Ricordatevi ragazzi che il filtro dell’aria è molto importante e quindi deve essere sempre pulito e, qualche volta, se necessario sostituito.

Ciò che ho detto si può sintetizzare con questo schema semplificato:

TUTTO SUL CARBURATORE E LA CARBURAZIONE Disegno_riassuntivoC




Nello schemetto possiamo notare tutte le parti che sono state enunciate sopra: l’aria che entra nel filtro ecc.

Spero che questa lezione teorica vi sia stata d’aiuto, nel caso non lo fosse stata sono sempre disponibile per chiarimenti.

MOTOCLUB TINGAVERT (http://www.motoclub-tingavert.it/a761s.html)

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Il carburatore è dotato di tre circuiti: minimo, progressione e massimo.
Andiamo ad analizzarli separatamente.

CIRCUITO DEL MINIMO

La sua importanza è molto rilevante nella fase di rilascio e funziona fino 1/8 dell’apertura del gas.
Il getto del minimo ha lo scopo di regolare la quantità di benzina all’interno del circuito stesso.
Questo circuito lavora accoppiato alla vite aria o della miscela( ciò varia con il variare delle tipologie di carburatori) ed opera nella maggior parte dei casi sul regime di rotazione del minimo anche se il suo effetto si estende nella prima apertura del gas.

Il getto del minimo troppo grande potrebbe causare i due problemi che ora vado a presentare:

* Il motore risponderà in maniera pigra all’acceleratore e i giri verranno presi molto lentamente.
* Il motore faticherà nel rimanere acceso avendo un minimo veramente basso.


Il getto del minimo troppo piccolo invece :

* Rischio di grippaggio in staccata
* Diminuzione del regime, in fase di chiusura, rallentata
* Risposta migliore da parte del motore per l’acceleratore


Solitamente, su carburatori fino a 24 mm, il getto del minimo preferibile viene già montato di serie e per effettuarne la regolazione basta variare la vite aria o miscela (a seconda della sua posizione).
Se la vite è posizionata accanto all’attacco del filtro la vite è per la regolazione aria; se invece è situata a valle della valvola a saracinesca è per la regolazione della miscela.

* Vite aria: affinché la carburazione ingrassi bisogna avvitare la vite
* Vite miscela : affinché la carburazione ingrassi bisogna svitare la vite


CIRCUITO DI PROGRESSIONE

Il seguente circuito usa un foro che concorre nel circuito del minimo ed evita esagerati smagrimenti nel momento in cui la valvola è aperta tra 1/8 e 1/4 della corsa.
Anche questo circuito è gestito dal getto del minimo.
Utilizzato per migliorare la carburazione nel percorrere curve medio-lente .


CIRCUITO DEL MASSIMO

Gli elementi più importanti per tarare il circuito del massimo sono: lo spillo conico e il getto massimo (il cui termine tecnico è gigleur).
Da 1/4 a 1/2 dell’acceleratore interviene lo spillo conico utilizzato per limitare il gigleur che in queste fasi risulterebbe troppo grande, quindi fino a metà apertura intervengono sia lo spillo conico che il getto massimo.
Mentre, a 4/4 (piena apertura del gas), interviene solo il getto massimo; da considerarsi è anche che, se il gigleur fosse troppo grande, l’errata carburazione si avvertirebbe anche ad un’apertura pari a 1/4; caso in cui interverrebbe il getto del minimo.

Necessario a volte, a pari apertura di acceleratore, risulta:

* Smagrire la miscela
Spillo più basso. Utilizzato quando si presenta una situazione nella quale il motore è troppo pigro a prendere i giri.
* Ingrassare la miscela
Spillo più alto. Utilizzato quando si presenta una situazione nella quale il motore è troppo pronto alla risposta del gas.

La scelta del getto massimo viene effettuata attraverso tentativi, percorrendo lunghi tratti (la minima distanza è 1km) a tutto gas e successivamente è necessario smontare la candela ed accertarsi riguardo la colorazione dell’ elettrodo.

L’elettrodo centrale deve essere color nocciola, se invece il suo colore risultasse essere più scuro (tendente al nero) si dedurrebbe una precedente carburazione (agli alti) grassa e quindi bisognerebbe diminuire il gigleur.
Una colorazione chiara (tendente al bianco) sarebbe la diretta conseguenza di una carburazione troppo magra.

Un altro ruolo svolto dal getto del massimo è rivestito durante la fase di accelerazione dove è necessario che il circuito del massimo entri rapidamente in circolazione.


MOTOCLUB TINGAVERT (http://www.motoclub-tingavert.it/a497s.html)
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La Carburazione.

Il carburatore ci permette di variare a secondo delle condizioni il valore del rapporto “stechiometrico”, il variare di questo rapporto può appunto essere magro o grasso, e ciò significa:

* Miscela Grassa.
Considerando il normale rapporto-aria benzina ottimale, se variamo la quantità di benzina facendo in modo che sia maggiore rispetto alla quantità di aria, avremo una miscela più ricca di benzina (grassa), stessa cosa otterremo nel caso si diminuisce la quantità d'aria rispetto alla benzina.
* Miscela Magra.
Facendo sempre riferimento al rapporto aria-benzina ottimale, se impoveriamo la quantità di benzina rispetto all'aria avremo una miscela magra, stessa cosa otterremo nel caso aumentiamo la quantità di aria a parità di quantità di benzina.

I carburatori sono caratterizzati da tre livelli di carburazione, (carburazione regime minimo, carburazione medio regime e carburazione alti regimi), infatti i componenti di taratura che regolano il rapporto aria benzina dipendono dalla apertura della valvola del gas. Quando il motore è al minimo la depressione generata è molto bassa ed insufficiente portare la miscela nel cilindro, pertanto la benzina viene aspirata da un circuito secondario a valle del diffusore, aspirandola dal getto del minimo. Per agire sulla carburazione del minimo e sufficiente regolare la quantità di carburante immessa da tale getto agendo sulla vite apposita.

I componenti che influenzano la regolazione della carburazione durante il passaggio ai medi regimi sono il polverizzatore, il getto del massimo e lo spillo conico, infatti regolando l’altezza dello spillo conico andremo a regolare la sezione interna del polverizzatore, permettendo il passaggio di una maggiore o minore quantità di carburante. Tale regolazione dello spillo influenzerà la regolazione della carburazione fino ai 3/4 dell’apertura della valvola, superato questa soglia, la regolazione dipenderà solo dal getto del massimo.

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